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Channel: Commenti a: Carceri! Mio viaggio di Ferragosto nelle prigioni calabresi F. Laratta
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Di: Stefano1984

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E’ la prima volta che leggo un articolo che tratta così a fondo la drammatica situazione dei detenuti in Italia, situazione che pochi hanno l’interesse di cambiare perché, come è scritto anche nell’articolo, per la quasi totalità delle persone il detenuto o meglio “il carcerato” è visto come una persona che non merita diritti ne riguardo, merita anzi le peggiori sofferenze… Questo perché il popolo sin dai tempi più antichi è una folla arrabbiata e inferocita che sceglie appena ne ha l’occasione di ‘”alzare i rastrelli” e mettere alla forca chi è nel peccato, ignorando completamente i nostri principi costituzionali, principi che distinguono la società di oggi da quella medievale di un tempo…
E’ la nostra Costituzione, oggi, che sancisce all’Art.27 comma 3 “Le pene non possono consistere in trattamenti contrari al senso di umanita’ e devono tendere alla rieducazione del condannato.” ed è proprio questo articolo che non trova attuazione, proprio a causa dell’attuale situazione carceraria dove i detenuti sono ammassati come bestie e subiscono ogni giorno soprusi da parte sia degli altri detenuti che degli agenti penitenziari, il tutto, inoltre, non viene quasi mai denunciato anche per timori di ritorsioni, per non parlare poi della situazione sanitaria.
Vi sono molti modelli penitenziari europei che dovremmo prendere ad esempio poiché offrono la possibilità al detenuto di lavorare, chiaramente con retrbuzione nettamente inferiore rispetto al lavoro di una persona libera ma che grazie anche al fatto che chi vive in cella ha quasi zero costi per se stesso, permettono al detenuto di mettersi da parte un qulcosa che gli permetta di avere una base da cui ripartire per reinserirsi nella società una volta tornato in libertà.
Io personalmente penso che i politici prima di assicurarsi, con i discorsi sulla certezza della pena, efficenza delle forze dell’ordine, condanne esemplari ecc. insomma prima di curarsi che sia applicato il Codice Penale, debbano assicurarsi che venga applicata la Costituzione con le sue garanzie e i suoi principi perché chi sbaglia sì, è giusto che paghi, ma non deve mai perdere i diritti fondamentali di cui è titolare in quanto persona.
Stefano Rapisarda Federico


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